Proposte

uso intelligente della risorsa idrica
Il tema è stato affrontato in relazione alla scarsità, alla qualità e ai diversi usi della risorsa idrica. Negli ultimi anni si è assistito alla progressiva conversione degli impianti di distribuzione a pioggia in impianti a goccia (microjet). Ciò ha permesso di realizzare un risparmio calcolato della risorsa idrica nell’ordine del 30%, tuttavia la necessità di un utilizzo più accorto e razionale di questo elemento rimane un punto all’ordine del giorno. Vengono pertanto individuate le seguenti priorità: 

  • garantire la disponibilità della risorsa idrica in caso di periodi di siccità prolungati attraverso la costruzione di nuovi bacini di accumulo (invasi)
  • rendere efficiente l'utilizzo della risorsa idrica attraverso:

-     sistemi satellitari o altri sistemi automatici di rilevazione per valutare in maniera ottimale il reale fabbisogno delle colture in relazione alle caratteristiche del suolo

-     consorzi di secondo grado per programmare al meglio la gestione delle risorse idriche

-     sistemi di turnazione intelligente e criteri più efficienti rispetto a quello della “turnazione a calendario”

-     mappatura delle aree a maggior rischio di gelate primaverili per valutare l’adozione di impianti di difesa attiva antibrina

  • migliorare la qualità delle acque superficiali mediante:

-     centri di lavaggio delle attrezzature utilizzate per la distribuzione dei prodotti fitosanitari per limitare i fenomeni di inquinamento puntiforme conseguenti a questa operazione

-     spostamento o messa in sicurezza dei punti di approvvigionamento dell’acqua utilizzata per l’esecuzione dei trattamenti (carica botte) che si trovano in prossimità di corpi idrici

  • realizzare un sistema informativo che permetta di valutare l’utilizzo delle risorse idriche fra i diversi settori (agricoltura, idroelettrico, ecc.) al fine di garantire il rispetto del deflusso minimo vitale (DMV)
  • verificare la possibilità di chiedere una deroga normativa nei periodi di siccità*

 * Il riferimento è alla normativa europea.

 

 

sostegno e miglioramento della zootecnia
Occorre fare attenzione al modello di zootecnia che vogliamo adottare e valorizzare rispetto ai modelli intensivi del passato. Il ruolo multifunzione della zootecnia in montagna andrebbe evidenziato attraverso uno studio che quantifichi il valore generato a beneficio di tutta la comunità. Manca una valutazione sociale dell’agricoltore in montagna che sente svilito il proprio lavoro e la propria immagine e, d’altra parte, è difficile mantenere viva un’agricoltura che non ha appeal agli occhi di chi vive in città.

Per quanto riguarda il dimensionamento delle aziende si segnala la difficile ricerca di equilibrio tra sostenibilità economica (che nelle aziende troppo piccole non è garantita) e sostenibilità ambientale (difficoltosa nelle aziende di grandi dimensioni). Non esiste un parametro applicabile su tutto il territorio provinciale ma può essere utile considerare vocazione e morfologia del territorio, la possibilità di integrazione con attività agrituristiche, l’uso e/o riuso di strutture disponibili. Per coprire le fluttuazioni del prezzo del latte e aiutare le aziende in caso di calamità (gelate primaverili che riducono la produzione di foraggio) si propone di attivare fondi mutualistici istituiti ad hoc.

Per quanto riguarda i reflui zootecnici si evidenzia la necessità di promuovere progetti di gestione virtuosa (es. impianti a biogas) per i quali va tenuto conto dell’insorgere di conflittualità a livello locale. Pertanto, si propone di attivare forme di co-progettazione e percorsi di ascolto della cittadinanza. È auspicabile inoltre ampliare la superficie agraria utilizzata (SAU) rispetto al carico bovino per garantire lo spargimento su maggiori superfici.

 

convivenza con i grandi predatori
La presenza, ormai consolidata, di grandi predatori causa rilevanti problemi al settore zootecnico (pascolo del bestiame, malghe). Vanno cercate modalità di convivenza, con l’introduzione di nuove forme di gestione degli alpeggi e incentivi per l’inserimento di cani per la difesa delle mandrie. Vanno inoltre previste forme di compensazione per il disagio che le aziende devono sopportare per organizzare la difesa dai predatori. Ed è necessario prevedere la possibilità di contenimento dei grandi predatori e/o di selezione degli “individui” che si avvicino agli abitati.

 

mantenere la biodiversità
Si propone di incentivare la diversificazione delle colture per evitare la perdita di biodiversità; recuperare le varietà locali e favorire l’introduzione delle varietà resistenti; incentivare la ricerca di varietà resistenti e di metodi biologici di lotta ai parassiti.*

*  Si veda l’ambito tematico innovazione e ricerca, in particolare “agricoltura economicamente sostenibile, ad alta compatibilità ambientale”. 

 

biologico/integrato, aree omogenee, agricoltura a “impatto zero”
Il prodotto biologico sta riscontrando sempre maggior successo, pertanto le aziende agricole sono attirate dalla prospettiva di una riconversione produttiva al metodo di produzione biologico. Per far sì che l’operazione abbia successo, garantisca una crescita consapevole e un buon risultato anche economico è necessario intraprendere un’azione formativa nei confronti degli agricoltori per migliorare la consapevolezza su quali siano le reali differenze tra metodo di produzione biologico e integrato e cosa comporti tale scelta. È necessario creare aree omogenee (biodistretti), anche attraverso riordini agrari, per la produzione biologica e l’adozione di misure di mitigazione della deriva al fine di limitare i fenomeni di contaminazione. È opportuno tener conto del consumatore finale per renderlo consapevole delle reali differenze tra prodotto biologico e integrato, puntando a mitigare immagini fuorvianti (biologico non equivale a “non trattato”). Guardando al futuro si dovrebbe tendere a un’agricoltura a “impatto zero” che vada oltre il biologico e l’integrato favorendo la ricerca nell’ambito della cisgenetica e del genoma editing, evitando il ricorso agli OGM.

Torna all'inizio